Differenze Retributive: come recuperarle evitando la prescrizione

by Redazione

Il diritto alla retribuzione rappresenta uno dei capisaldi del rapporto di lavoro subordinato. La Costituzione italiana, all’articolo 36, garantisce al lavoratore una retribuzione proporzionata e sufficiente a garantire una vita dignitosa. Tuttavia, nella pratica, non sempre i lavoratori percepiscono quanto effettivamente spetterebbe loro. Differenze retributive derivanti da mansioni superiori, straordinari non pagati, tredicesima o quattordicesima non corrisposte, ferie non godute o TFR non liquidato sono purtroppo situazioni frequenti. Per tutelare i propri diritti è fondamentale conoscere le regole che disciplinano il recupero delle somme dovute e i termini di prescrizione applicabili, per agire tempestivamente ed evitare di perdere quanto spettante.

Il diritto alla retribuzione e le differenze retributive

La retribuzione costituisce il corrispettivo per il lavoro effettivamente svolto dal dipendente, a prescindere da quanto formalizzato nel contratto individuale o indicato in busta paga. Qualora il lavoratore abbia svolto mansioni superiori, effettuato ore di lavoro straordinario o festivo non retribuite correttamente, oppure non abbia percepito voci accessorie come tredicesima, quattordicesima o TFR, ha pieno diritto a richiedere il pagamento delle differenze maturate. La firma delle buste paga o dei fogli presenza, da sola, non preclude la possibilità di contestare in giudizio l’effettivo ammontare delle somme dovute. In un’eventuale causa, spetta al lavoratore dimostrare, anche tramite testimoni e documentazione, la natura e l’entità del lavoro svolto, mentre il datore di lavoro ha l’onere di provare l’avvenuto pagamento con documentazione bancaria o contabile.

La retribuzione minima contrattuale

La retribuzione minima contrattuale è stabilita dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) applicabili in base al settore e alla qualifica professionale. Per determinare se vi siano differenze retributive da reclamare, occorre individuare il CCNL corretto e verificare l’effettiva retribuzione spettante in base alle mansioni concretamente svolte dal lavoratore. L’eventuale scostamento tra quanto effettivamente dovuto e quanto percepito rappresenta una differenza retributiva che può essere fatta valere in giudizio. Il calcolo delle differenze si basa sulla differenza tra la retribuzione prevista dal contratto collettivo e quella realmente corrisposta, considerando anche gli scatti di anzianità, indennità e maggiorazioni spettanti per straordinari, turni o lavoro festivo.

La prescrizione dei crediti da lavoro

I crediti di natura retributiva si prescrivono in cinque anni ai sensi dell’art. 2948 del Codice Civile. Tuttavia, il momento di inizio della prescrizione dipende dalla posizione del lavoratore: se questi gode della tutela reintegratoria ex art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, la prescrizione decorre anche durante il rapporto; altrimenti, inizia solo con la cessazione del rapporto di lavoro. Un’attenzione particolare merita il TFR, per il quale la prescrizione decorre solo dalla cessazione del rapporto. Per evitare decadenze, è consigliabile inviare tempestivamente una messa in mora formale all’azienda, interrompendo così il decorso della prescrizione. Una gestione attenta dei termini è fondamentale per non precludersi la possibilità di ottenere il pagamento delle somme spettanti.

Come recuperare le differenze retributive

Per recuperare le differenze retributive, il primo passo è inviare una raccomandata a/r di messa in mora al datore di lavoro, elencando in modo dettagliato tutte le voci retributive non corrisposte. Se il tentativo di soluzione bonaria fallisce, è necessario rivolgersi al Giudice del Lavoro instaurando una causa giudiziale. L’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro è fondamentale per impostare correttamente l’azione e gestire la fase probatoria. La causa per differenze retributive consente di ottenere non solo il pagamento degli arretrati, ma anche gli interessi legali e la rivalutazione monetaria delle somme dovute. Muoversi con tempestività e competenza aumenta le possibilità di successo nella tutela dei propri diritti economici.

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